Maria Angela Casano, nata a Enna il 27 agosto 1975, si è diplomata in Lingue al Liceo Linguistico “Abramo Lincoln” di Enna; nel 2008 ha conseguito l’attestato “Fit in Deutsch”, presso il “Goethe Institut” di Palermo. Ha collaborato – tra l’altro – con “Il Reporter Raccontare oltre confine”, il miglior blog italiano viaggi, per il quale ha scritto diversi articoli su temi legati ai libri e, più in generale, alla cultura. Attualmente  scrive per “La voce di NewYork”, giornale online protetto dal Primo Emendamento della Costituzione USA.  Parla corret­tamente, oltre all’italiano, anche la lingua inglese, francese e tedesca. Sensibile e attenta agli eventi di cronaca della sua Si­cilia, in questa pubblicazione, in qualità di coautrice, contri­buisce a descrivere avvenimenti storicamente e socialmente contestualizzati ravvisando, in ognuno di essi, un disegno che trascende a volte l’umana comprensione e che in ogni caso va approfondito, analizzato e studiato nel difficile tentativo di risalire alla “causa prima”.

 


I libri di Maria Angela

 

Il mio Guazzabuglio – storie brevi

“Il mio guazzabuglio” è una raccolta di storie brevi, scritte con un linguaggio semplice ed emozionante. Le vicende trattate, reali o verosimili, sono orientate a guardare a un futuro ricco di speranze e di buoni auspici. Come la storia di Ovidio, il grande leccio che tutti amano e ammirano; Fatima, una dolce ragazza la cui sorte è stata indelebilmente segnata dalla violenza carnale, U Ze Paulu, il simpatico “combinatore di matrimoni”, raccontato in una storia tenera e appassionata ambientata in uno spaccato storico-ambientale della città di Enna. Il racconto ha ricevuto la Menzione Speciale nell’ambito del Premio Letterario Nazionale e Internazionale “Umberto II Re d’Italia”. Questi sono solo alcuni dei personaggi che il lettore avrà il piacere di scoprire durante la lettura dell’opera. La prefazione è di Ernesto Bassignano, uno dei cantautori storici della musica italiana.

Misteri e Verità – nella vita di un Medium

Il sociologo ricercatore e musicologo Angelo Cacciato trovandosi nell’estate del 2004 in Sicilia, seduto al tavolo di un bar, conosce la giovane Maria Angela e ne intuisce subito il travaglio interiore. Lei – superata l’iniziale diffidenza – confida che la causa principale della sua angoscia è il pregiudizio di cui lei e la sua famiglia sono vittime suscitato  nell’ambiente in cui vivono a causa della   vicenda medianica di suo fratello il quale, porta il peso di essere dotato di un’eccezionale sensibilità che lo porta a esplorare il campo del paranormale. Il vivo interesse dello studioso è assecondato. Maria Angela lo invita a passare una giornata presso la sua famiglia. Il sociologo ha subito l’intuizione di trovarsi di fronte a un caso assolutamente sui generis di una rilevanza interessantissima dal punto di vista sociale e psicologico. Riesce a smontare la naturale riservatezza di Pierantonio, il protagonista,  il quale racconta gli episodi salienti della sua vita e alcune esperienze con il mondo paranormale. Da qui  scaturisce una decisione condivisa da tutti: pubblicare questi avvenimenti straordinari. Nasce il romanzo “Misteri e verità nella vita di un medium” i cui  protagonisti sono le esperienze paranormali vissute dall’inesperiente adolescente. Il lavoro, frutto di un’accurata indagine, ricco di molteplici testimonianze, di accostamenti e citazioni storiche, mitologiche e bibliche, si annovera nella categoria del “romanzo sperimentale”, inteso come documento di vita. I due autori Maria Angela Casano e Angelo Cacciato narrano da due punti di vista differenti. La prima, sorella del protagonista, diretta testimone dei fatti, ricostruisce le vicende vissute dal fratello e da tutta la famiglia; il secondo cura la parte sociologica delle molteplici e a volte rocambolesche vicende cercando, nei limiti del possibile, di investigarne le origini e riscontrando – attraverso confronti e citazioni – rilevanti motivazioni storiche e letterarie. La storia è ambientata nel centro Sicilia alla fine degli anni’ 80 e copre un ventennio di vita del protagonista. La vicenda suscita subito tanto scalpore e diviene un caso assolutamente unico e inedito in quell’angusto angolo lontano dal progresso e dal vero benessere. I micro capitoli descrivono le scottanti esperienze di realtà e fenomeni occulti che l’adolescente  si trova – suo malgrado – costretto ad affrontare. Partendo dal sogno premonitore dell’anziana donna nero-vestita, sguardo minaccioso e agghiacciante che con voce infernale pronuncia ripetutamente “non ti darò pace”, al reale manifestarsi nella sera successiva della stessa donna che si rende visibile al ragazzo. La linea tra il reale e il surreale si spezza. L’incontro con Alfio, il vecchio medium di Catania, lo renderà edotto delle facoltà benefiche che egli possiede fin dalla nascita e gli fornirà strumenti che saranno un valido aiuto nel comunicare con l’aldilà. Tutta l’opera è correlata con accostamenti di natura dotta e letteraria. Si riscontra l’analogia con “le ombre dei morti nell’Odissea di Omero”, “Plinio il giovane e lo spirito rumoroso, “La maledizione nel Rigoletto di Verdi”, “Il malocchio di Nino Martoglio” (azione teatrale), “Il mondo dell’occulto di Luigi Pirandello”. Anche le citazioni bibliche sembrano centrare la realtà di questo fenomeno problematico. Problematico a tal punto che l’emarginazione di Pierantonio e di tutta la famiglia risalente agli inizi della vicenda a tutt’oggi ne risente; tuttavia, pare che questa pubblicazione cominci a gettare un po’ di luce – così come la copertina stessa raffigura -sulle tenebrose vicende e sul cupo pregiudizio dell’ignoranza umana. Lo scopo di questo lavoro è mettere in guardia le persone sprovvedute e aiutare a capire chi realmente  viene colpito da fenomeni occulti. La vicenda reale e molto sofferta viene dettagliatamente enunciata nella narrazione. Tuttavia all’interno del libro non troviamo solo  la narrazione cronachistica dei fatti ma ci sono dei momenti di analisi psicologica  condotti dal sociologo e dal giudice prefatore  che inquadrano  questi argomenti in una prospettiva  scientifica e di ricerca. Il caso, infatti, coinvolge attivamente il giudice antropologo investigatore dell’ignoto Gennaro Francione. Nella sua prefazione, in linea con Charles Fort, giornalista e ricercatore statunitense di paranormale, utilizza procedure di ricerca delle verità giudiziarie interpretate secondo l’epistemologia e annota gli avvenimenti rilevanti della storia attraverso testimonianze da egli stesso raccolte.  Alla  fine del racconto il sociologo e il protagonista affrontano alcuni temi importanti intorno all’esistenza e al mondo paranormale, dalla figura del medium al trapasso, al danno del parlar male. Il libro, attraverso l’esperienze vissute, dà voce alla pericolosità di questo fenomeno, piaga del nostro tempo  poiché  sono molti i giovani che vivendo  una forma di debolezza esistenziale  si avvicinano al mondo dell’occulto  attraverso le famose sedute, musica satanica  che li conduce inevitabilmente a strade senza uscita.