Giovanni Lo Giudice nasce ad Enna il 24/12/1962. Da sempre coltiva l’hobby della scrittura e, sin dall’infanzia, si diletta a comporre poesie, racconti, copioni teatrali e testi di canzoni. Consegue la maturità scientifica nel 1981 e nel 1988 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Catania, tralasciando per un pò la sua vocazione artistica. Dopo la specializzazione in “Diabetologia e malattie del Ricambio” e il servizio militare, nel 1993 abbandona le brume ennesi, per approdare in Piemonte, dove tutt’ora risiede, dedicandosi all’attività di medico internista ed endocrinologo presso il reparto di Medicina dell’ospedale “S.S. Pietro e Paolo” di Borgosesia (VC)…


I Libri di Giovanni

 

Cent’anni e un minuto divagazioni in versi

Quante volte nell’arco della vita abbiamo avuto cent’anni? Quante volte abbiamo visto il nostro viso riempirsi di rughe, i nostri capelli imbrattarsi di bianco, la nostra schiena piegarsi alla noia e il nostro sorriso spegnersi in una smorfia di dolore? Quante volte abbiamo evitato di guardare i nostri cent’anni riflessi nello specchio? Quante volte ci siamo stancamente ritrovati coi nostri cent’anni su un divano davanti a quel maledetto scatolone a divorare la falsità del mondo, dimenticando quanta vita c’è là fuori e tutto intorno… e soprattutto dentro di noi? Poi è bastato un minuto, solo un minuto per ritrovarci nella piazza e specchiarci davanti a una vetrina…

Effetto Jeremy 

Il destino di Daniele, protagonista del romanzo, si dipana inesorabilmente tra strane cabale all’ombra di un arcano fenomeno celeste: l’eclissi! Già, perché Daniele è nato durante un’eclissi, così come i suoi genitori e le donne della sua vita. Anche gli eventi luttuosi, che hanno tempestato il suo arco vitale, sono avvenuti in concomitanza con un’eclissi, così come ogni vicenda strategica e ogni sua decisiva scelta esistenziale…

Il dilemma di Cucuzzedda

Quarant’anni di indicibili traversie in terra americana, iniziate con la gestione fallimentare di un ristorante in una zona malfamata di Brooklyn, passando per una lunga detenzione in seguito a collusione con la “mala” del posto, culminate nell’abbandono da parte della consorte e dei suoi due figli all’indomani del ritorno in libertà. Sono questi i “fantasmi” che rincorrono quotidianamente il nostro protagonista, Carmelo Maimone, 65 anni, nella calda estate lampedusana del 1980, nell’eremo della sua villetta ereditata da un ricco fratello appena defunto…

La luna e i lacchè 

Poco più di trenta liriche, vere e proprie divagazioni in versi, che spaziano, come già nelle precedenti raccolte, dalla poesia d’amore classica al componimento a sfondo socio-politico, quest’ultimo assai spesso intriso di “rabbiosa e graffiante ironia”. Molte delle poesie d’amore, in realtà sono piccoli cammei, da me creati nel 2010, alla vigilia delle mie nozze con Daniela, la mia compagna di vita e per certi versi la mia vera e propria musa ispiratrice…

Ma che storia è questa

Italia, 1970. Se l’accurata ricostruzione del decennio non fosse sufficiente per capire l’anno, ci penseranno le radio a ricordarcelo, ci penserà la signorina che dice “Sip” e segnale che per le chiamate urbane non serve il prefisso, ci penseranno le canzoni di Battisti in testa alle classifiche e un sacco di altri dettagli sfiziosi che riempiranno di nostalgia chi ancora si ricorda quella semifinale Italia-Germania. In tutto questo, in tutto questo immaginate un uomo che viene dal terzo millennio e si ritrova catapultato in un’epoche che non gli appartiene…