Mavie Parisi nasce a Enna ma vive a Catania. Laureata in scienze, coltiva da sempre l’amore per la letteratura. Trascorre un periodo della sua vita negli Stati Uniti, dove lavora come ricercatrice di Biochimica presso l’NIH. Oggi insegna matematica e scienze. E’ al suo sesto romanzo.


I libri di Mavie

 

La guerra di Olga

“Sei tra noi?”, le chiese Dieter spazientito dopo qualche tentativo fallito di conversazione. Olga, quasi tornasse dopo una lunga assenza, gli sorrise, gli poggiò la mano sul ginocchio e provò anche a rispondergli sinceramente, ma non appena i pensieri le arrivavano in punta di labbra, si sfaldavano come sughero secco. Preferì quindi mentire sorridendo.

I caratteri dell’alfabeto
Il sonno della ragione
Quando una donna
E sono creta che muta
Dentro due valigie rosse

Dentro due Valigie Rosse è la storia di una famiglia, e, in particolare, di  una separazione e delle conseguenze pratiche ed emotive che ne conseguiranno, viste dalla prospettiva di una delle figlie, la minore (Dalì) che narra in prima persona. Attraverso i suoi  ricordi verranno ripercorse le vicende familiari nel trentennio che ha inizio nei primi anni settanta. Ciò su cui viene puntata l’attenzione sono i contrasti tra gli ex coniugi e i difficili rapporti che si instaurano tra figli e genitori (soprattutto rispetto al genitore non affidatario). Il romanzo si articola in tre parti . Nella prima parte viene raccontata la maniera che ha la madre di reagire all’abbandono. Come spesso avviene, si nutrirà di rancore e cercherà di farne nutrire anche le figlie, anche se con esiti diversi. Infatti, la grande (Ombra), anche se più ribelle e ingovernabile,  si farà trasportare più facilmente nel vortice di risentimento.  Dalì, invece, pur tra dubbi, sofferenze e nevrosi, cercherà di comprendere le ragioni di tutti, riuscendo ad essere più equilibrata, anche perché sostenuta dalla grande passione per la musica (entrerà in conservatorio) che la accompagnerà, in un modo o nell’altro, per tutta la vita. Durante questa prima parte entrambi i coniugi si risposeranno, ma i loro rispettivi matrimoni saranno destinati a naufragare. Nella seconda parte Dalì, ormai adulta sarà l’asse portante della famiglia nonché l’unica che manterrà il legame con il padre (l’altra sorella, al raggiungimento della maggiore età, deciderà di troncare ogni rapporto). L’avere preso tutto il fardello sulle proprie spalle costerà molto a Dalì, sia in termini  pratici che emotivi, ma lo riterrà inevitabile perché Ombra, che fra l’altro diventa madre, si ammala gravemente, un accadimento drammatico che, per ragioni diverse, né il padre delle due né la madre  saranno in grado di affrontare. Nemmeno la malattia riuscirà a far riavvicinare il padre alla figlia grande, che però sembra contenta o almeno non scontenta che suo figlio, sempre grazie a Dalì, frequenti il nonno. Nella terza parte , Ombra muore, mentre Dalì andrà incontro a una crisi depressiva dovuta alla perdita della sorella. Nonostante le sue condizioni psicologiche, anzi proprio in virtù di queste, Dalì, per la prima volta riuscirà a non piegarsi alle ragioni e ai bisogni degli altri. La sua carriera prenderà strade diverse da quelle che sognava  (non diventerà una concertista) e il suo rapporto con la musica si modificherà profondamente (la userà per aiutare bambini in difficoltà) ma lei accetterà di buon grado i cambiamenti. In questa fase Dalì sentirà moltissimo la vicinanza della sorella morta e capirà quanto siano state vicine durante tutta la vita pur se diversissime per carattere e temperamento.Ed è proprio da Ombra e dal suo ricordo che trarrà il coraggio di compiere azioni che mai si sarebbe sognata di compiere in passato, azioni che affonderanno le radici in un’ irrazionalità che lei non ha avuto modo di vivere nemmeno  da bambina, e di indulgere anche a  quella che lei definisce, con eccessiva enfasi,  follia.  Il romanzo si chiuderà con considerazioni sull’amore, quello vissuto, quello dato per scontato, quello preteso, quello non compreso.

Quando una donna ritiene di meritare di più dalla vita. Quando ciò diventa ossessione. Quando l’ossessione porta al delitto. Quando il delitto fa sentire onnipotenti. Quando si perde il senso delle cose e il confine del possibile. Quando la vita concede una seconda chance, ma il passato si fa scomodo… Zaira, una giovane e valida aspirante chirurgo, si invaghisce del suo potente e sposatissimo primario, Sergio Macchiavelli. Conquistarne cuore, cognome e posizione sociale, dopo le facili attenzioni già note anche ad altre donne, è l’idea fissa che poco alla volta divora la sua fragile personalità, lasciandola vagare in una vita di tormento e desiderio. All’inizio nulla sembra impedire al destino di compiersi, di avviare negli anni un matrimonio fortemente desiderato, neppure la morte improvvisa e misteriosa della prima moglie si Sergio. Fino a quando l’equilibrio stantio dei sentimenti comincia a frantumarsi. E cosi ogni sera il piacere diventa un gioco sporco e sublime, trasformato in un’avventura dei corpi a cui Zaira non può e non sa sottrarsi. Corpi sconosciuti e seducenti, a volte imposti, a volte cercati nella clandestinità di una scelta azzardata, quando brucia la consapevolezza dell’abbandono, e l’amore sembra resistere solo nella follia della solitudine, in quella spaventosa lucidità che arma la mano di una donna contro un’altra. Ambra, Anita, Alessia, Angela: ognuna appaga e poi ferisce un’intesa, irrimediabilmente, ma a chi appartiene quel giovane corpo solo e senza vita? Mavie Parisi ci guida in un noir emotivamente teso, seducente nell’eleganza del linguaggio e nella ricercatezza di luoghi ed atmosfere, restituendo al lettore il piacere continuo della scoperta che sembra non appagarsi mai se non nell’imprevedibilità di una storia sensuale e sconvolgente.